Anche il Design fa bello il Web: nasce design.italia.it
No, non è una cosa banale.Per i non addetti faccio una metafora:
Sono a capo di un ristorante multinazionale. Devo fare in modo che in ogni sede si prepari una torta buonissima con ingredienti scelti. Fino ad oggi ogni sede era autonoma ma alla fine avevo una forchetta di disparità molto alta. Ho la necessità di preparare un menù che sia anche eccellente e riconosciuto tale da tutti.
Decido di fare test, chiamo tutti a partecipare ma impongo poche regole semplici: i tuoi test li condividi con gli altri cosi come faccio io, gli ingredienti li seleziono perchè devono essere biologici ect
Alla fine viene fuori un dolce (ad esempio) buonissimo fatto con il contributo di tutti. Decido di fare un Disciplinare con elenco ingredienti, preparazione ect.
Ora spostiamoci nel digitale. Il test si fa una piattaforma open (Github)a cui tutti possono iscriversi e un portale ad hoc designers.italia.it. gli ingredienti rigorosamente opensource e l’estetica del programma è fatta non da nerd ma da collaborazione con istituti di Design . Viene quindi curata non solo l’estetica ma anche ovviamente l’accessibilità. Tutto online e con il contributo di tutti che trovano errori o miglioramenti.
Senza retorica questa cosa sarebbe successa solo in Inghilterra America o Paesi Nordici. Invece è successa in Italia.
L’ha fatta l’Agid. Si chiama design.italia.it ed è la base di interoperabilità con tutti gli altri siti delle PA locali. Come esempio hanno rifatto il sito del Governo.it opencantieri e mise.
I fornitori locali di software passeranno da rivenditori di licenze a sviluppatori e personalizzatori del codice sorgente comunitario, che a livello centrale, ora è coordinato dallo Stato.
Io, in un paesino dell’entroterra lucano di 100 anime, posso contribuire con un click alla standardizzazione dei siti internet della PA italiani.
Direi che non è proprio una novità frequente in questo Paese.
Ah il menu “standard” si chiama Italia Login e sarà l’unico punto di accesso alla PA da parte del cittadino: unica forma di accesso (Spid), unica anagrafe sulle cose che mi interessano (Anpr, e poi dentro al sito trovo il mio fascicolo sanitario, previdenziale, tributario ect), pagamenti online per pratiche delle mie aziende o personali (dalla mensa dei miei figli alle visure), e tutti i dati open che servono per esercitare il mio diritto alla trasparenza e riuso.
Faccio il tifo affinchè tutto cio’ si realizzi nel migliore dei modi possibili.
Per tutti gli altri a Venaria è stata una passerella, per me una palestra di apprendimento